29.1.14

Color bianco avena



Qualcosa mi dice che anche voi avete a casa qualcuno che aspetta (con una leggera bavetta vicino la bocca) pazientemente (bisogna dirlo) che scattiate le foto in ogni angolatura, in ogni posizione, salendo come un acrobata in punta di piedi (o quasi) su sedie di ogni tipo il soggetto commestibile e appetitoso. E al quinto scatto, si iniziano a sentire i lamenti, prima piccoli gemiti "mmmhh", poi piccoli sussuri "fatto amore?" e risposte che si ripetono ogni 5 minuti "un attimo".
Dopo il ventesimo scatto e dopo aver spostato il soggetto in qualunque posizione possibile, aver cambiato lo sfondo, aver spostato il tavolo in un' altra stanza, aver aggiunto "promps", aver tolto cucchiaini, aggiunto lo zucchero a velo, provato lo scatto, aggiunto fiori, cambiato di nuovo lo sfondo, smontato la mensola, pulito il piatto, cambiato angolatura, e ancora....
Sono passati esattamente 139 scatti, 25 minuti e il sole ha iniziato a tramontare.
"Hai faatttoooo??" si iniziano a sentire grida.

24.1.14

{Bollicine!} atto VI: 1 rosso porpora 2 ricette



I colori sono pieni di sfumature.
Quelle più famose sono le 50 sfumature di grigio, ma anche il rosso non scherza mica.
Troviamo tante gradazioni di rosso: amaranto, bordeaux, borgogna, castagno, ciliegia, granata, magenta, melograno, lampone (!!), cardinale, mattone, veneziano, ruggine, sangria, terra cotta, vermiglione, rosso porpora...
Come non amare questo colore? Il colore vivo dei pomodorini, delle fragole mature, delle ciliegie succose, dei lamponi felpati, dei peperoni e del peperoncino che esprime la sua personalità...
Non tutti possono permettersi di portare il "rosso". Ma per i privilegiati, ne esalta l'estetica.
Provate a paragonare il colore di un fagiolo con quello di un ribes?
Io da piccola conoscevo solo il rosso magenta. Facevo gran uso dei colori "Giotto" e il mio grembiulino aveva sempre qualche macchiolina color magenta. Piccoli segni, che mi contraddistinguevano dalla massa. Ne andavo fiera.
I colori sono una cosa importante.
La vista è un senso importante.
Soprattutto a tavola, soprattutto per una foodblogger.

21.1.14

All'interno c'è il dolce



Costruire qualcosa. E' questo che si fa nella vita. 
Costruire qualcosa e tenerlo da parte. Proteggere le cose e le persone che si amano.
Fare un dolce e regalarlo a qualcuno è un gesto d' amore.
Mettere insieme più strati di una torta, anche se piccina; curarla in ogni suo dettaglio, rimboccarla con le mele, come se fossero coperte morbide, rivestirla di crema come fosse un maglione caldo e far scendere lentamente del caramello biondo per farla bella, come quando ci si guarda allo specchio e ci si pettina i lunghi capelli.
Strato dopo strato è costruire. All'interno c'è tutto il resto.

17.1.14

{Bollicine!} atto V: come ci è finita la neve nel cocktail?



"Ho freddo, sono felice"
Così scriveva Mandel'stam.
E' così che mi sento. La neve riscalda il cuore.
Andremo a cercarla, insieme, i qualche città del Nord Europa.
Avremo la testa all'insù e il sorriso sulle labbra. Quando il cielo diventerà bianco e nel tardo pomeriggio la temperatura calerà, ci stringeremo ancora più forte le mani.
Avrò il mio maglione bianco, con i ricami color azzurro e grigio chiaro. Insisterò nel farti indossare il cappello di lana e mettere al riparo i tuoi riccioli ondeggianti. Tu per gioco sfilerai il mio.
Avremo il naso rosso e ci rideremo su.

14.1.14

La dolcezza di una Szarlotka


Mia mamma aveva sette anni quando ha iniziato le scuole elementari. Allora funzionava così.
A scuola ci andava con una sua vicina di casa. Percorrevano sole il tragitto, con passo svelto da bambine volenterose e la testa all'insù.
Entrambe portavano il grembiule blu con un grande colletto di merletto; erano figlie di due uomini in divisa, i genitori avevano gli stessi nomi: Teresa e Marian.
Entrambe avevano i capelli color castano e lunghe trecce legate da grandi fiocchi bianchi; entrambe percorrevano la stessa strada ogni mattina e ogni pomeriggio; entrambe l'hanno percorsa per otto anni, mano nella mano, andata e ritorno.
Alle 7 e mezza in punto si incontravano davanti al portone.

10.1.14

{Bollicine !} atto IV: bollicine winter time!


Torna l'appuntamento con la rubrica Bollicine! questa volta di venerdì!
Ci eravamo fermati ad agosto, con l'acqua al cocomero  e riprendiamo oggi, in pieno inverno con una manciata di vitamine.
Non c'è inverno senza spremuta, c'è chi l'apprezza, chi meno. Io sono tra questi ultimi, nonostante ho la mamma che ogni pomeriggio sale con un sorrisone e tiene in mano un bel bicchierone di spremuta appena fatta! Con il tempo ho cercato di escogitare diversi modi per mandarla giù..

7.1.14

Quando il nome non conta


Perdersi a Praga.
Lasciare nello zaino la cartina e intrufolarsi nelle vie più nascoste. L'unico modo per scoprire piccole meraviglie.