31.7.12

Strawberry crumble ice cream

Eccoci al mio ultimo post pre festivo. 

Dopo quell’unica giornata di pioggia che mi ha permesso di riaccendere il forno, ora mi sono completamente buttata sui gelati! 
La gelatiera mi è stata regalata qualche anno fa e devo dire la verità, non l’ho usata mai così tanto! 
Fino a fine agosto,quindi probabilmente ci saranno solo gelati su questo blog (ma mai dire mai ;)
...come è giusto che sia in estate!
Oggi però vi lascio con un gelato un po’ particolare. 
Poco tempo fa l’azienda Flamigni mi ha dato occasione di assaggiare i suoi prodotti pasquali, sì pasquali!
E lo so che le colombe ormai saranno tutte volate via dalle vostre case, ma la ricetta potrà servire magari anche per il prossimo anno, oppure perché no, potete sperimentare il gelato sostituendo la colomba con un pan brioche, un plum cake o con il ciambellone del giorno prima!
Io prima del gelato l'ho gustata (oltre che al naturale ovviamente) anche in un piccolo ma delizioso crumble di frutti di bosco e fragole, sfoggiando orgogliosa le fragole del mio giardino!
Mi è piaciuto così tanto che ne ho rifatto in porzione...ehm...tripla...
e da qui l'idea del gelato!
Ogni tanto quindi non si sbaglia ad esagerare un pochino nelle quantità ;)

Strawberry crumble (ice cream)



Ingredienti:
100g di colomba (Colomba contadina Flamigni)
400ml di latte
200 ml di panna fresca
fragole (o frutti rossi)
200g zucchero semolato

Accendiamo il forno (!) e sistemiamo su una teglia con carta forno una fetta di colomba e lasciamola seccarla a 160° per un quarto d'ora. Lasciamola poi freddare.
Riscaldare il latte e la panna con lo zucchero fino a scioglierlo completamente.
Nel robot da cucina (modalità mixer) sistemiamo la colomba tagliata a fette e ci versiamo il latte tiepido. Lasciamo riposare almeno mezz'ora, per far freddare il composto.
Azioniamo il mixer e mano a mano aggiungiamo le fragole, lavate e asciugate e lasciate riposare con un cucchiaio di zucchero, fino a far diventare il composto rosa. Lasciamo riposare il tutto in frigorifero.

Per chi ha la gelatiera: (vi ricordo che dovrà essere ghiacciata) azionate la gelatiera e inserite poco alla volta il composto, e sbriciolando dentro la fetta di colomba tostata in forno, lasciandolo lavorare fino a quando il composto non sarà compatto e cremoso.

Per chi non ha la gelatiera: mettete il composto in freezer, lasciatelo congelare almeno per una notte e prima di servirlo passatelo per qualche secondo nel mixer e aggiungete la fetta di colomba tostata e sbriciolata.


Per chi di voi non avesse ancora provato lo strawberry crumble versione originale, vi lascio la ricetta non ricetta! Velocissimo e gustoso ;)
Lavate, asciugate e tagliate a pezzetti le fragole e lasciatele riposare ricoprendole con qualche cucchiaio di zucchero semolato. Imburrate la pirofila da forno scelta e versate le fragole in maniera più o meno uniforme. Tagliate a fette la colomba, io ho tolto la crosticina (quella con i zuccherini e le mandorle) e ho fatto dei quadretti con il coltello con i quali ho coperto le fragole, all'interno, cioè sotto lo strato di colomba, ho inserito le mandorle a pezzetti della colomba. Mettete qualche fiocchetto di burro in cima e infornate in forno preriscaldato a 180° per una ventina di minuti o fino a quando non si sarà formata la crosticina. 
In caso, potreste usare direttamente il grill del forno.



Questo sarà il risultato.

Oggi è scaduto il Guest Blog di luglio! Per andare a scoprire il vincitore correte a dare un occhiata al video di Giulia!


Stacco la spina (e non solo quella del pc) per pochi giorni solo, zaino in spalla e con le scarpe da ginnastica mi dirigo verso il paesaggio toscano.
Non vedo l’ora di fotografare quelle meravigliose colline che fino ad ora ho visto solo in foto.
Avete mai visto il film Sotto il sole della toscana? Ecco solo per farvi un esempio :)



                     



23.7.12

Profumo di pioggia

e fiori di lavanda.


L'estate non è la mia stagione preferita. 
Proprio per niente direi! Troppo caldo, troppi insetti, troppo tempo a disposizione, che li per li apprezzo tantissimo, perché quando ho tempo mi vengono in mente progetti che non vi sto neanche a elencare per quanto assurdi.
Il problema è che me ne accorgo dopo che sono assurdi, mentre in quel momento mi sembrano così geniali...Ma succede come quando la sera prima ti stai addormentando programmando la giornata del giorno dopo e alla fine finisce che non fai neanche una delle cose che programmi. Così è per i miei progetti estivi! Che si, in pratica iniziano, ma poi con il passare di qualche giorno (che ormai è diventato un mese) si accumulano e non arrivano alla fine. 
Così è anche con la mia lista delle ricette da fare. Di quelle ricette che magari mi capita di vedere su internet così per caso, e che mi segno (prima in fogliettini volanti, e poi quando ritrovo quei fogliettini li appunto sulla lista "to-do", comodamente attaccata al frigo) della quale però non mi ricordo mai quando voglio cucinare qualcosa.
Ma piano piano sto cercando di modificare questo andamento negativo.
Come si dice? "chi va piano..."
Insomma, magari entro l'anno farò solo la metà delle cose progettate in questi giorni, però alla fine una metà mi sembra un buon inizio..
Come questa tart, che finalmente sono riuscita a provare, sicuramente anche merito di questa pioggia estiva, che personalmente adoro, che mi ha permesso di rimettere i calzini ai piedi, che mi ha fatto riaccendere il forno e contemporaneamente aggiungere del gelato sul dolce! Non vedevo l'ora.


Rustic peach tart 



Ingredienti
per la pasta brisée:
200 g di farina 00
80 g di burro
1 cucchiaino di zucchero (zuccherissimo, di Italia Zuccheri)
acqua qb
1 cucchiaino di sale
per il ripieno:
200g di pesche
1 cucchiaio di amido di mais
zucchero di canna (grezzo)
succo di mezzo limone
fiori di lavanda
gelato alla vaniglia



Sbucciate e tagliate le pesche a fettine in una ciotola, aggiungete qualche cucchiaio di zucchero e lasciate riposare. A parte montate molto bene il burro con il gancio elettrico, che dovrà divenire una crema. In una terrina capiente, quindi mettete la farina setacciata, il sale e lo zucchero e infine il burro lavorato. A questo punto schiacciate con le dita, mescolando fino a formare un impasto sbricioloso. Aggiungete poco alla volta qualche cucchiaio di acqua, ben fredda, fino a formare un impasto compatto. Stendete l'impasto, non troppo sottile, facendolo uscire leggermente dai bordi e sopra la carta forno nella teglia (preferibilmente da crostata) scelta (io ho usato due monoporzioni). Cospargete la superficie con qualche rametto di lavanda sbriciolato e lasciatelo riposare.
Riprendete le pesche, che avranno cacciato tutto il loro succo, e sistematele sopra la pasta in ordine sparso. Il succo rimasto invece, versatelo in un tegamino aggiungendo un cucchiaio di zucchero (ma solo se necessario) e l'amido, e riscaldatelo sul fuoco per qualche minuto. Spegnete il gas e aggiungete il succo del limone. Versate il succo, in maniera più omogenea possibile sulle pesche. e delineate i bordi della pasta in eccesso. Cospargete la tart con un cucchiaio di zucchero di canna.
Infornate a 180° per 20 minuti più o meno o fino a quando la crosta non sarà dorata.
Servite tiepida con una pallina di gelato alla vaniglia.


{Note}

  • la quantità di pesche è variabile in base alla teglia da forno che userete. Cercate di non eccedere con le fettine di pesche sopra la pasta, in quanto c'è pericolo che in cottura il succo e la frutta straripino dalla teglia;
  • anche la quantità di zucchero è variabile, a gusto personale e in base alla dolcezza delle pesche.





Buon inizio settimana,


11.7.12

Cruditaly


Dunque...prendete nota
- Noci di Macadamia;
-Lievito alimentare;
-Acqua;
-Spezie;

Questo è il risultato:


Che roba è? Niente di MENO scontato! 
Una fusione tanto inusuale quanto armonica che dà vita ad una prelibatezza al gusto di “formaggio caprino”.
Attenzione!
Sembianze e sapore sono gli unici punti d’incontro tra il “classico” formaggio caprino e questa sua rivisitazione molto particolare.
Non c’è latte; non ci sono proteine animali né caglio; non c’è nulla che non possa vantare un’origine assolutamente vegetale.

Ora: qualcuna/o di voi lettrici/ori si starà forse domandando: “ Ma come caspita se ne esce questa qui?”.
Ecco! Non posso far altro che aasecondare il legittimo stupore...purtroppo il dono della sintesi è radicato in me né più né meno che quello dell’ordine e della disciplina. (forse ve ne sarete accorti da quest’ultima frase un pò contorta...).
In ogni caso cercherò di porre rimedio con una rapida spiegazione:

Il giorno quattro luglio 2012 ho avuto l’onore e il piacere di partecipare, assieme ad altre blogger, ad un evento culinario tenutosi a Roma.
Guest Star: lo chef  VITO CORTESE;
Tema: “CRUDITALY, LA CUCINA ITALIANA ALLO STATO CRUDO”;
Oggetto: introduzione al CRUDISMO;
Parole chiave: alimentazione naturale per eccellenza, gusto, sapore, piacere.

Cos’è il CRUDISMO?
Premessa alla risposta: Dato che, prima dell’evento, io stessa avevo solamente una vaga quanto banale idea ( quasi “letterale” se mi passate la confidenza...) di cosa fosse il CRUDISMO, preferisco, onde evitare figuracce, citare direttamente la fonte:


  “E’ UNO STILE CULINARIO CHE SODDISFA LA NECESSITA’ DI UNA ALIMENTAZIONE
  NATURALE . IMPIEGA INFATTI SOLO INGREDIENTI DI ORIGINE VEGETALE ESCLUDENDO OGNI PROCESSO DI COTTURA. “

Risposta ad una domanda legittima: “No, il crudismo non è assimilabile al veganesimo ( se non per quanto riguarda l’esclusione di cibi quali “carni” e derivati animali) in quanto vanta tecniche di preparazione dei cibi e “attrezzature” da lavoro totalmente originali e caratteristiche. 
Niente pentole, niente “fuochi” o forni ed escludiamo latte,zucchero, uova e farina!
Il (super) frullatore e l’essiccatore sono due degli strumenti da lavoro che permettono la creazione di piatti sorprendenti.
Perché niente forni o fuochi?
Perché la cottura in forno o su fuoco porterebbe i cibi ad una temperatura superiore ai 42/45 gradi.
E allora si supererebbe la temperatura massima entro la quale, in natura, crescono e vivono piante e vegetazione. E' una sorta di omicidio a tutte le proprietà dei prodotti della natura.
Interessante?
Interessante! Ed è solo una delle tante particolarità che fanno del crudismo una filosofia culinaria tutta da scoprire e soprattutto da provare.
Qualche simpaticone potrebbe obiettare: “ Ah, sì...e che ci mettiamo oggi nell’insalatina sciapa sciapa?”.
Probabilmente uno chef crudista ( ma la mia è solo un’ipotesi...) potrebbe rispondere: “ Mettici quello che ti pare, tanto te la devi mangiare tu!”.
Perché?
Perchè le ricette crudiste di CRUDITALY sono ispirate alla grande tradizione della cucina italiana... ( sì, lo ammetto..sto scopiazzando spudoratamente la mia fonte d’informazione...ma non credo che qualcuno si offenderà..); ripropongono cioè, in chiave crudista ( utilizzando prodotti di origine vegetale manipolati con tecniche caratteristiche e altrettano naturali), i “classici” della cucina italiana scorporati da grassi e calorie.

Sì, lo so...non è facile credere che “gusto”, “sapore” e “ piacere” ( ...di mangiare ovviamente..cos’altro sennò!?) possano sposarsi con un tipo di alimentazione che non preveda né carni né derivati animali.
In ogni caso...il massimo che posso fare tramite il mio blog è proporre parole e soprattutto immagini. Tutte le foto che seguono ( e ovviamente anche quella che immortalava la riproposizione crudista del formaggio caprino) sono state scattate durante l’evento culinario di cui prima. 
Tutte le pietanze sono state preparate dallo chef  Vito Cortese e dai suoi collaboratori, che portano in Italia un modo nuovo di mangiare sano, che ha già spopolato in altri paesi.

Potete gustare con gli occhi (e un po' increduli, diciamolo pure) il menù che noi abbiamo assaporato e che ci ha stupito!
-1.Semi tostati reidratati, speziati, salati, essiccati; alternativa alle noccioline dell'apertivo!
-2.Tartare di avocado e cetriolo con olio di sesamo, lime;
-3.Lasagna mille foglie. la sfoglia è realizzata con zucchine frullate, farina di semi di lino (sostituto dell’uovo), sale, olio d’oliva. Il “formaggio” non è formaggio ma realizzato con noci di macadamia; il pesto è con i pistacchi, basilico e spinaci.
-4.Tortino al cioccoolato crudo: il cuore del dolce è di cacao crudo e sciroppo d’acero, il “pan di spagna” è di farina di cocco ( ricavata dal cocco dopo l’estrazione dell’olio), e anacardi e alga (irish moss) che ammorbidisce l’impasto...
Incredibilmente squisito!!!
Vi ho stuzzicato l'appetito?
Per fortuna è nato Cruditaly allora!
Sono già in vendita i dvd dove direttamente lo chef entrerà nelle vostre case e vi spiegherà passo passo le ricette più gustose, dalle più semplici alle più complesse, che potrete preparare direttamente a casa vostra.
Per tutte le informazioni vi rimando al sito ufficiale www.cruditaly.com  .

E vi lascio con un meraviglioso tortino al cioccolato dal cuore fondente...crudo ovviamente!! :)





BUON CRUDISMO A TUTTI!