24.12.12

Quel tocco in più (e un contest)




Ogni anno la stessa identica storia, arriva la vigilia di Natale ed ecco riproporsi costantemente, necessariamente, ineluttabilmente, lo stesso problema esistenziale perennemente irrisolto:
"cosa mangiamo stasera?".
Mi aggiro per casa ancora in pigiama con una teglia vuota in braccio. Mi faccio cogliere dall'ansia...Che cavolo ci metto dentro?
Vado dalla mamma, come al solito a chiedere lumi.
Lei è intenta a provare un bel vestito da sera che è tutto un dire...già la vedo nervosa...brutto segno.
"Tutto ok?" azzardo.
Sospira scocciata ma risponde.
Non insito, ma le chiedo ugualmente un consiglio per la cena. Allora mi guarda di sbieco, la vena sul collo che pulsa innaturalmente...
"Martina, è mai possibile che non comprendi che il Natale non è affatto una festa consumistica? Mica si può pensare solo al cibo, no?"
Nel frattempo nella stanza entra babbo con un ghigno di trionfo stampato sulle labbra.
"Lasciala perdere!" esclama rivolgendosi a me.
"Abbiamo giocato a domino ieri sera e ha perso 50 €"

16.12.12

Torcetti natalizi e zabaione alla cannella

...con l'ingrediente segreto ;)



Terza domenica di Dicembre: tempo di Natale e io come al solito sono sempre un po' indietro.
Corro alla ricerca dei regali (che quest'anno saranno per i "pochi ma buoni"), corro alla ricerca delle scarpe (come invitata al primo matrimonio a cui partecipo nella mia vita!), corro a fare gli esami (e mi ritrovo a farne 2 nella distanza di 1 ora e 4 in 5 giorni!), corro e provo a imparare più in fretta possibile tutte le tecniche di fotografia (questa è una piccola anticipazione ;) ), ma quando posso, corro in cucina a sperimentare biscotti per Natale (sennò che Natale è?).
Alla fine di corsa, sono usciti questi torcetti, velocissimi e semplicissimi, senza uova e senza burro, ma con un piccolo ingrediente, forse poco comune nel periodo natalizio: la birra!
Le ciambelline sono un po' come queste, ma la ricetta è leggermente diversa.
Io le ho accompagnate con lo zabaione alla birra naturalmente, aromatizzato alla cannella (in perfetto stile natalizio insomma ;) )

3.12.12

Prendere la vita con filosofia



Che tristezza ragazzi...
Sarà per il brutto tempo; sarà per il mal di testa che ne consegue; sarà...per il mio ginocchio destro “sbucciato” come quello di un bimbo caduto dalla bicicletta.
 Un ginocchio sbucciato?
E’ già!!!
Ero lì che correvo sui sanpietrini bagnati e viscidi a causa della pioggia tetando di raggiungere il treno in partenza che doveva condurmi a casa.
Ed ecco una distrazione fatale!
Vi è mai capitato di dover eseguire gincane tra i piccioni obesi di città? Srerza a destra, dribbla a sinistra...ed ecco che prima o poi metti un piede dove non dovresti. Scivolone da antologia; mezza rovesciata volante stile Bruce Lee...e bruciore al ginocchio.
Mi rialzo, guardo diritta verso l’obiettivo e ricomincio a correre sperando ingenuamente che nessunsi sia accorto di nulla...
Futile speranza...
Dietro di me sghignazzi e commenti...

“ Aho! Me sembravi Van Basten!!”, dice qualcuno.
“ E’ bella Roma sottosopra?”, strilla un altro.
“ Dai, dai che ricaschi! “, mi incoraggia un terzo.

24.11.12

Fix you

"...I will try to fix you"


Questo periodo corre in fretta, troppo in fretta. 
Mi volano le giornate sotto il naso, sotto gli occhi, sotto mano... e non riesco mai a ritagliarmi quello spazio tutto mio dove cucinare e fotografare.
Fotografare...Ultimamente rimango sorpresa anche da quei piccoli particolari che sono presenti nel paesaggio quotidiano, nella strada che facciamo tutte le mattine...Rimango sorpresa, quasi immobile. E mi guardo intorno in continuazione alla ricerca di questi piccoli particolari...
Se il mondo e la vita potessero essere affrontati solo mediante “slanci passionali”...non esisterebbero depressione e depressi; non vi sarebbe persona in grado di NON scovare la propria nicchia, il proprio posticino al calduccio.

16.11.12

la città delle mele, del mare e...

un posto dove vivere in tranquillità.
Eccoci qui: babbo, mamma e naturalmente io. 
Tre disperati che trascinano tre valige lungo i corridoi di un aereoporto tedesco durante i tre giorni più freddi di ottobre ( ma freddi freddi davvero!) per trascorrere tre giorni da amici storici che da tempo ci chiedono di andare a trovarli in Germania.
Ci vengono incontro all’aereoporto...siamo gli ultimi tra gli ultimi, i neon che si spengono, le porte che si chiudono, la pioggia che cade a secchi e i maglioncini autunnali come tavolette di legno baciate dal gelo.
Entriamo in macchina.  
Si fanno 160 km solo per venirci a prendere. 
E dico tutto.

Babbo: fa freschetto è? (in italiano e con -2°C).

8.11.12

Il vincitore

...dopo una piccola parentesi :P


Qualche giorno fa trovo in uno di quei famosi discount, la macchinetta per fare i donuts! 
Una di quelle piccole chicche che cercavo da tanto!! Non ci ho pensato due volte a comprarla ;)
Le ricette ne ho provate parecchie (compresa quella del ricettario nella confezione) ma alla fine, gira che ti rigira... quella che mi ha soddisfatto di più è stata quella dei waffles...ve li ricordate?

30.10.12

Una zucca ubriacona

per Halloween!
Continuiamo con il salato...e non solo (vedrete alla fine del post ;) )
Sono tornata ieri dalla Germania! Sono ancora nella fase post-viaggio, ancora con la testa in quella magnifica cittadina che mi ha ospitato e quindi mi perdonerete se questo post sarà piuttosto breve!
Per Halloween niente di speciale, però la zucca l'adoro e mi piace prepararla in tutte le sue varianti (lo confesso, anche semplicemente bollita!).
Questa ricetta l'ho scovata sfogliando un giornale di cucina e me ne sono subito innamorata!
Il gusto della birra insieme alla zucca dolce si sposa perfettamente...
provare per credere! Ma mi raccomando, non esagerate con la birra!!

23.10.12

Come rivalutare un sedano




Notate qualcosa di diverso nel blog?
Una ricettina salata finalmente! :D 
Eh già, gli inizi burrascosi di ottobre, i nuovi impegni, lo stress, lo smog. il caos, la maleducazione della gente (certe volte) e chi più ne ha più ne metta... ti fanno rintanare in cucina a preparare qualcosa di gratificante per il tuo corpo (e mente) e diciamocelo, il più delle volte è qualcosa di dolce!
Questo spiega perché ultimamente si sono visti solo loro (i dolci) in queste pagine...
E non vi ho ancora raccontato delle ricette dolci che ho accumulato questa settimana in archivio!

15.10.12

Non voglio mangiare da sola



Mi sento orgogliosa di riuscire a partecipare al meraviglioso progetto di Virginia e Progetto Mondo Mlal riguardano l'assicurare un’alimentazione adeguata al neonato e alla sua mamma, promuovere la distribuzione di almeno un pasto al giorno nelle scuole, sostenere programmi di sicurezza alimentare, di accesso all’acqua potabile e di gestione delle risorse naturali
Progetto Mondo è "una Ong e di cooperazione allo sviluppo che in 45 anni di ininterrotto impegno ha realizzato più di 400 programmi di sviluppo, indirizzati a rendere i popoli di Africa e America Latina autori della propria crescita, nel rispetto dell’indipendenza delle proprie comunità".
"Buono come il pane" non è un semplice contest, ma uno strumento di sensibilizzazione.
Per altre info, riguardo i progetti ad esempio potete dare un occhiata qui.


10.10.12

Una torta alternativa



Forse (e dico forse) almeno per questo anno Lamponi e tulipani non è stato il tipo da torta di compleanno!
Sarà questo mese frenetico, sarà che vuole (chi? :) ) sempre fare l'alternativo...fatto sta, al posto di una classica torta con le candeline...abbiamo puntato su qualcosa di diverso! 
Alla fine, una base soffice c'è (arricchita con quei piccoli semi di papavero blu che tanto gradiamo), il ripieno di frutta anche (l'alternativa speculare ai lamponi introvabili :) ) e anche la decorazione con la panna montata! 
Mi sembra una perfetta torta alternativa
...provare per credere ;)

7.10.12

Il primo anno

di Lamponi e tulipani ;)


Un anno è passato da quando ho deciso di mettermi all'opera per l'ideazione di questo blog!

26.9.12

Iniziamo dalla colazione

...anche se è sera :)


 Questi giorni vivo in un mondo tutto mio.
Ero convinta che settembre fosse appena iniziato, poi ieri ho aperto gli occhi e sono tornata nel presente! Sarà il trantran di questi giorni e la stanchezza accumulata con la quale appena torno a casa crollo dal sonno!
Faccio a malapena in tempo a mangiare...pensate a cucinare!
Questa cosa non può durare per molto però! Lasciatemi solo un po' di tempo per organizzarmi al meglio tra studio, ricerca e lavoro e avrò del tempo per prendermi cura del mio adorato bloggino :)
Vi lascio così a questa sofficissima ricetta, fatta per colazione.
Vi dico solo che siamo in 3 e tutta la teglia non è arrivata alla colazione del giorno dopo!
La forma è quella del classico danubio, ma la ricetta l'ho presa da un mio vecchio quadernino di ricette (e la chiamava solo brioche) sbucato magicamente fuori da un mobile pieno zeppo di cose inutili!
Adoro il conservare le cose...quando riescono fuori è sempre una piacevole sorpresa :)

13.9.12

Nata vegetariana




Io da piccola ero una bambina un po' strana agli occhi dei miei coetanei e anche delle mamme direi.
Quelle mamme che provano qualsiasi cosa per far mangiare ai figli un po' di verdura!
 E invece la mia non mi ha mai dovuto costringere, al contrario per quanto riguarda la carne (e parliamo anche di pesce). Quella cosa gommosa e così cattiva di sapore (e puzzolente per il pesce) per la quale non riuscivo a capire perché avessi dovuto mangiarla per forza. 
Ci hanno provato in tutti i modi e io con il tempo escogitavo ogni maniera per non mangiarla.
Non parliamo dei legumi. No, quelli proprio no. 
Tanto che per cercare soluzioni alternative,già all'età del seggiolone, ho infilato una per una le lenticchie del piatto nelle narici del mio bel nasino. 
L'evento è rimasto nella storia, come anche quelle lenticchie reduci che continuavano ad uscire parecchi giorni successivi all'evento.

10.9.12

la confettura senza fatica



E' sempre lui, il babbo, che ogni tanto torna a casa con qualche cassetta di frutta!
E le prugne sono diventate il frutto di questo mese! Nel frigo abbiamo ben tre ripiani occupati solo da loro. Così, ho iniziato con i dolci...dolce n°1, dolce n°2, dolce n°3...
Ma dopo un po' ci siamo quasi stufati di torte con le prugne, che alla fine ho pensato che stuferò anche voi...
Quindi, l'idea più semplice è stata quella di una marmellata.
Ma ve l'ho detto che questi giorni sono diventata una pigra inaudita? 

2.9.12

Vacanze in 4/4 e un Bellini

# 1/4 di vacanza


- 13 verticale: “ una donna...di classe.” ( 7 lettere)
“ ELEGANTE” . No, sono otto;
“ FINE”. No, solo quattro lettere;
“ RAFFINATA, ORNATA, DELICATA, ACCURATA, CHIC, AGGRAZIATA...!”.
No, niente da fare, non ci stanno.
Vado in giro per la casa a chiedere lumi...
 Mamma...senti qua : “ una donna... di classe, sette lettere; la seconda e la settima sono entrambe delle A.”
Lei: “ Bo! Chiedi a tuo padre!”
Babbo senti qua: “ Una donna...di classe, sette lettere; la seconda e la settima sono entrambe delle A”.
Lui: “ Ma che ne so! Non vedi che sto guardando un documentario sulla riproduzione degli ermellini in cattività!

10.8.12

c'era una volta la banana split


Lamponi e tulipani (ri)stacca la spina per qualche giorno, fa il pieno di energia e sarà pronta per ricominciare, con nuove ricette, con nuove foto, nuovi racconti e qualche novità in arrivo! :)
Quindi, con questo post vi auguro anche buon ferragosto e spero di ritrovarvi qui alla fine di agosto.
Mi andava di lasciarvi con una delle cose che adoro: una banana split (che peraltro adoro anche nella versione originale) leggermente rivisitata.

9.8.12

io spumo e voi?



Tornata dalle meravigliose terme della toscana, sono in procinto di lasciarvi di nuovo, ma non ancora in questo post :)
Ormai già da un po' si respira l'aria di vacanza nel mondo blogger...voi ultime superstiti (come me) ve ne siete accorte, vero?
Oggi vi ripropongo un dolcino perfetto per concludere il pasto.
In genere in casa avanza sempre del caffè. Da poco però, ho scoperto l'utilità di congelarlo in comodissime vaschette per il ghiaccio! Rimane tranquillamente li e non viene buttato via, e inoltre è sempre disponibile per una deliziosa crema al caffè come questa che vi propongo oggi!
E' talmente veloce, spumosa e semplice che si potrebbe fare in qualsiasi ora della giornata, e perchè no, anche per colazione! (si lo so il caldo da alla testa) :D

Spumone al caffè



Ingredienti:

50g di cubetti di caffè espresso congelato
25ml di latte freddo
1 cucchiaio di zucchero semolato
formaggio caprino leggero (io Caprì di Mauri)
panna montata già zuccherata (a piacere)
cacao amaro per servire



In un robot da cucina versate tutti gli ingredienti e azionate il mixer per qualche secondo.
La crema a questo punto sarà pronta. Io ho voluto aggiungere una "coccola" in più e quindi a parte ho montato della panna montata e piano piano ho aggiunto la crema.
L'ho messa quindi per un po' in freezer, ma senza farla congelare completamente e servita nei bicchierini con abbondante cacao amaro!


Se la provate vi convincerete da soli.
E questa ricettina così "diversamente" complicata diventerà il vostro passatempo preferito :)
Un bacione,








31.7.12

Strawberry crumble ice cream

Eccoci al mio ultimo post pre festivo. 

Dopo quell’unica giornata di pioggia che mi ha permesso di riaccendere il forno, ora mi sono completamente buttata sui gelati! 
La gelatiera mi è stata regalata qualche anno fa e devo dire la verità, non l’ho usata mai così tanto! 
Fino a fine agosto,quindi probabilmente ci saranno solo gelati su questo blog (ma mai dire mai ;)
...come è giusto che sia in estate!
Oggi però vi lascio con un gelato un po’ particolare. 
Poco tempo fa l’azienda Flamigni mi ha dato occasione di assaggiare i suoi prodotti pasquali, sì pasquali!
E lo so che le colombe ormai saranno tutte volate via dalle vostre case, ma la ricetta potrà servire magari anche per il prossimo anno, oppure perché no, potete sperimentare il gelato sostituendo la colomba con un pan brioche, un plum cake o con il ciambellone del giorno prima!
Io prima del gelato l'ho gustata (oltre che al naturale ovviamente) anche in un piccolo ma delizioso crumble di frutti di bosco e fragole, sfoggiando orgogliosa le fragole del mio giardino!
Mi è piaciuto così tanto che ne ho rifatto in porzione...ehm...tripla...
e da qui l'idea del gelato!
Ogni tanto quindi non si sbaglia ad esagerare un pochino nelle quantità ;)

Strawberry crumble (ice cream)



Ingredienti:
100g di colomba (Colomba contadina Flamigni)
400ml di latte
200 ml di panna fresca
fragole (o frutti rossi)
200g zucchero semolato

Accendiamo il forno (!) e sistemiamo su una teglia con carta forno una fetta di colomba e lasciamola seccarla a 160° per un quarto d'ora. Lasciamola poi freddare.
Riscaldare il latte e la panna con lo zucchero fino a scioglierlo completamente.
Nel robot da cucina (modalità mixer) sistemiamo la colomba tagliata a fette e ci versiamo il latte tiepido. Lasciamo riposare almeno mezz'ora, per far freddare il composto.
Azioniamo il mixer e mano a mano aggiungiamo le fragole, lavate e asciugate e lasciate riposare con un cucchiaio di zucchero, fino a far diventare il composto rosa. Lasciamo riposare il tutto in frigorifero.

Per chi ha la gelatiera: (vi ricordo che dovrà essere ghiacciata) azionate la gelatiera e inserite poco alla volta il composto, e sbriciolando dentro la fetta di colomba tostata in forno, lasciandolo lavorare fino a quando il composto non sarà compatto e cremoso.

Per chi non ha la gelatiera: mettete il composto in freezer, lasciatelo congelare almeno per una notte e prima di servirlo passatelo per qualche secondo nel mixer e aggiungete la fetta di colomba tostata e sbriciolata.


Per chi di voi non avesse ancora provato lo strawberry crumble versione originale, vi lascio la ricetta non ricetta! Velocissimo e gustoso ;)
Lavate, asciugate e tagliate a pezzetti le fragole e lasciatele riposare ricoprendole con qualche cucchiaio di zucchero semolato. Imburrate la pirofila da forno scelta e versate le fragole in maniera più o meno uniforme. Tagliate a fette la colomba, io ho tolto la crosticina (quella con i zuccherini e le mandorle) e ho fatto dei quadretti con il coltello con i quali ho coperto le fragole, all'interno, cioè sotto lo strato di colomba, ho inserito le mandorle a pezzetti della colomba. Mettete qualche fiocchetto di burro in cima e infornate in forno preriscaldato a 180° per una ventina di minuti o fino a quando non si sarà formata la crosticina. 
In caso, potreste usare direttamente il grill del forno.



Questo sarà il risultato.

Oggi è scaduto il Guest Blog di luglio! Per andare a scoprire il vincitore correte a dare un occhiata al video di Giulia!


Stacco la spina (e non solo quella del pc) per pochi giorni solo, zaino in spalla e con le scarpe da ginnastica mi dirigo verso il paesaggio toscano.
Non vedo l’ora di fotografare quelle meravigliose colline che fino ad ora ho visto solo in foto.
Avete mai visto il film Sotto il sole della toscana? Ecco solo per farvi un esempio :)



                     



23.7.12

Profumo di pioggia

e fiori di lavanda.


L'estate non è la mia stagione preferita. 
Proprio per niente direi! Troppo caldo, troppi insetti, troppo tempo a disposizione, che li per li apprezzo tantissimo, perché quando ho tempo mi vengono in mente progetti che non vi sto neanche a elencare per quanto assurdi.
Il problema è che me ne accorgo dopo che sono assurdi, mentre in quel momento mi sembrano così geniali...Ma succede come quando la sera prima ti stai addormentando programmando la giornata del giorno dopo e alla fine finisce che non fai neanche una delle cose che programmi. Così è per i miei progetti estivi! Che si, in pratica iniziano, ma poi con il passare di qualche giorno (che ormai è diventato un mese) si accumulano e non arrivano alla fine. 
Così è anche con la mia lista delle ricette da fare. Di quelle ricette che magari mi capita di vedere su internet così per caso, e che mi segno (prima in fogliettini volanti, e poi quando ritrovo quei fogliettini li appunto sulla lista "to-do", comodamente attaccata al frigo) della quale però non mi ricordo mai quando voglio cucinare qualcosa.
Ma piano piano sto cercando di modificare questo andamento negativo.
Come si dice? "chi va piano..."
Insomma, magari entro l'anno farò solo la metà delle cose progettate in questi giorni, però alla fine una metà mi sembra un buon inizio..
Come questa tart, che finalmente sono riuscita a provare, sicuramente anche merito di questa pioggia estiva, che personalmente adoro, che mi ha permesso di rimettere i calzini ai piedi, che mi ha fatto riaccendere il forno e contemporaneamente aggiungere del gelato sul dolce! Non vedevo l'ora.


Rustic peach tart 



Ingredienti
per la pasta brisée:
200 g di farina 00
80 g di burro
1 cucchiaino di zucchero (zuccherissimo, di Italia Zuccheri)
acqua qb
1 cucchiaino di sale
per il ripieno:
200g di pesche
1 cucchiaio di amido di mais
zucchero di canna (grezzo)
succo di mezzo limone
fiori di lavanda
gelato alla vaniglia



Sbucciate e tagliate le pesche a fettine in una ciotola, aggiungete qualche cucchiaio di zucchero e lasciate riposare. A parte montate molto bene il burro con il gancio elettrico, che dovrà divenire una crema. In una terrina capiente, quindi mettete la farina setacciata, il sale e lo zucchero e infine il burro lavorato. A questo punto schiacciate con le dita, mescolando fino a formare un impasto sbricioloso. Aggiungete poco alla volta qualche cucchiaio di acqua, ben fredda, fino a formare un impasto compatto. Stendete l'impasto, non troppo sottile, facendolo uscire leggermente dai bordi e sopra la carta forno nella teglia (preferibilmente da crostata) scelta (io ho usato due monoporzioni). Cospargete la superficie con qualche rametto di lavanda sbriciolato e lasciatelo riposare.
Riprendete le pesche, che avranno cacciato tutto il loro succo, e sistematele sopra la pasta in ordine sparso. Il succo rimasto invece, versatelo in un tegamino aggiungendo un cucchiaio di zucchero (ma solo se necessario) e l'amido, e riscaldatelo sul fuoco per qualche minuto. Spegnete il gas e aggiungete il succo del limone. Versate il succo, in maniera più omogenea possibile sulle pesche. e delineate i bordi della pasta in eccesso. Cospargete la tart con un cucchiaio di zucchero di canna.
Infornate a 180° per 20 minuti più o meno o fino a quando la crosta non sarà dorata.
Servite tiepida con una pallina di gelato alla vaniglia.


{Note}

  • la quantità di pesche è variabile in base alla teglia da forno che userete. Cercate di non eccedere con le fettine di pesche sopra la pasta, in quanto c'è pericolo che in cottura il succo e la frutta straripino dalla teglia;
  • anche la quantità di zucchero è variabile, a gusto personale e in base alla dolcezza delle pesche.





Buon inizio settimana,


11.7.12

Cruditaly


Dunque...prendete nota
- Noci di Macadamia;
-Lievito alimentare;
-Acqua;
-Spezie;

Questo è il risultato:


Che roba è? Niente di MENO scontato! 
Una fusione tanto inusuale quanto armonica che dà vita ad una prelibatezza al gusto di “formaggio caprino”.
Attenzione!
Sembianze e sapore sono gli unici punti d’incontro tra il “classico” formaggio caprino e questa sua rivisitazione molto particolare.
Non c’è latte; non ci sono proteine animali né caglio; non c’è nulla che non possa vantare un’origine assolutamente vegetale.

Ora: qualcuna/o di voi lettrici/ori si starà forse domandando: “ Ma come caspita se ne esce questa qui?”.
Ecco! Non posso far altro che aasecondare il legittimo stupore...purtroppo il dono della sintesi è radicato in me né più né meno che quello dell’ordine e della disciplina. (forse ve ne sarete accorti da quest’ultima frase un pò contorta...).
In ogni caso cercherò di porre rimedio con una rapida spiegazione:

Il giorno quattro luglio 2012 ho avuto l’onore e il piacere di partecipare, assieme ad altre blogger, ad un evento culinario tenutosi a Roma.
Guest Star: lo chef  VITO CORTESE;
Tema: “CRUDITALY, LA CUCINA ITALIANA ALLO STATO CRUDO”;
Oggetto: introduzione al CRUDISMO;
Parole chiave: alimentazione naturale per eccellenza, gusto, sapore, piacere.

Cos’è il CRUDISMO?
Premessa alla risposta: Dato che, prima dell’evento, io stessa avevo solamente una vaga quanto banale idea ( quasi “letterale” se mi passate la confidenza...) di cosa fosse il CRUDISMO, preferisco, onde evitare figuracce, citare direttamente la fonte:


  “E’ UNO STILE CULINARIO CHE SODDISFA LA NECESSITA’ DI UNA ALIMENTAZIONE
  NATURALE . IMPIEGA INFATTI SOLO INGREDIENTI DI ORIGINE VEGETALE ESCLUDENDO OGNI PROCESSO DI COTTURA. “

Risposta ad una domanda legittima: “No, il crudismo non è assimilabile al veganesimo ( se non per quanto riguarda l’esclusione di cibi quali “carni” e derivati animali) in quanto vanta tecniche di preparazione dei cibi e “attrezzature” da lavoro totalmente originali e caratteristiche. 
Niente pentole, niente “fuochi” o forni ed escludiamo latte,zucchero, uova e farina!
Il (super) frullatore e l’essiccatore sono due degli strumenti da lavoro che permettono la creazione di piatti sorprendenti.
Perché niente forni o fuochi?
Perché la cottura in forno o su fuoco porterebbe i cibi ad una temperatura superiore ai 42/45 gradi.
E allora si supererebbe la temperatura massima entro la quale, in natura, crescono e vivono piante e vegetazione. E' una sorta di omicidio a tutte le proprietà dei prodotti della natura.
Interessante?
Interessante! Ed è solo una delle tante particolarità che fanno del crudismo una filosofia culinaria tutta da scoprire e soprattutto da provare.
Qualche simpaticone potrebbe obiettare: “ Ah, sì...e che ci mettiamo oggi nell’insalatina sciapa sciapa?”.
Probabilmente uno chef crudista ( ma la mia è solo un’ipotesi...) potrebbe rispondere: “ Mettici quello che ti pare, tanto te la devi mangiare tu!”.
Perché?
Perchè le ricette crudiste di CRUDITALY sono ispirate alla grande tradizione della cucina italiana... ( sì, lo ammetto..sto scopiazzando spudoratamente la mia fonte d’informazione...ma non credo che qualcuno si offenderà..); ripropongono cioè, in chiave crudista ( utilizzando prodotti di origine vegetale manipolati con tecniche caratteristiche e altrettano naturali), i “classici” della cucina italiana scorporati da grassi e calorie.

Sì, lo so...non è facile credere che “gusto”, “sapore” e “ piacere” ( ...di mangiare ovviamente..cos’altro sennò!?) possano sposarsi con un tipo di alimentazione che non preveda né carni né derivati animali.
In ogni caso...il massimo che posso fare tramite il mio blog è proporre parole e soprattutto immagini. Tutte le foto che seguono ( e ovviamente anche quella che immortalava la riproposizione crudista del formaggio caprino) sono state scattate durante l’evento culinario di cui prima. 
Tutte le pietanze sono state preparate dallo chef  Vito Cortese e dai suoi collaboratori, che portano in Italia un modo nuovo di mangiare sano, che ha già spopolato in altri paesi.

Potete gustare con gli occhi (e un po' increduli, diciamolo pure) il menù che noi abbiamo assaporato e che ci ha stupito!
-1.Semi tostati reidratati, speziati, salati, essiccati; alternativa alle noccioline dell'apertivo!
-2.Tartare di avocado e cetriolo con olio di sesamo, lime;
-3.Lasagna mille foglie. la sfoglia è realizzata con zucchine frullate, farina di semi di lino (sostituto dell’uovo), sale, olio d’oliva. Il “formaggio” non è formaggio ma realizzato con noci di macadamia; il pesto è con i pistacchi, basilico e spinaci.
-4.Tortino al cioccoolato crudo: il cuore del dolce è di cacao crudo e sciroppo d’acero, il “pan di spagna” è di farina di cocco ( ricavata dal cocco dopo l’estrazione dell’olio), e anacardi e alga (irish moss) che ammorbidisce l’impasto...
Incredibilmente squisito!!!
Vi ho stuzzicato l'appetito?
Per fortuna è nato Cruditaly allora!
Sono già in vendita i dvd dove direttamente lo chef entrerà nelle vostre case e vi spiegherà passo passo le ricette più gustose, dalle più semplici alle più complesse, che potrete preparare direttamente a casa vostra.
Per tutte le informazioni vi rimando al sito ufficiale www.cruditaly.com  .

E vi lascio con un meraviglioso tortino al cioccolato dal cuore fondente...crudo ovviamente!! :)





BUON CRUDISMO A TUTTI!



30.6.12

Mamma Bozena

La mia mamma, la sua scatola dei ricordi e il suo tiramisù 


Ci siamo!
Mamma l’ha appena aperta.
Ci sediamo sul letto; toglie il coperchio e afferra una manciata di fotografie.
Me ne porge una, la prendo tra le mani e la osservo accigliata, piuttosto pensierosa.
Da brava mamma lei non può non accorgersene; mi strappa la foto dalle mani e, col tono più imperioso e orgoglioso mi fa:
“ Beh? Ti sembra tanto strano che anch’io sia stata una bambina?”
Ancora più sorpresa mi ritrovo ad inarcare le sopracciglia.
Le rispondo educatamente:
“Per quanto lo ritenessi improbabile…devo cedere all’evidenza dei fatti! Piuttosto non credevo che fossi una bambina in bianco e nero!! Ma quanti decenni hai mamma?”
Io rido...lei sfrigola come la cipolla nell’olio bollente.
Entra il babbo e si ruba la foto.
La guarda attentamente, poi guarda mamma. Riguarda la foto e riguarda mamma con aria da intenditore. Ora scuote la testa e dice:
“ Certo promettevi bene da piccola! Quando è stato l’incidente?”
Ora mamma è decisamente sul piede di guerra…
Scarta le sue vecchie foto una ad una senza neppure guardarle.....lei.......
A babbo invece non ne sfugge neppure una e non risparmia i suoi commenti:
“Ecco… lì ti avevano appena raccolto da un cespuglio d’ortiche! Guarda quella! Ma che ti avevano cucito una gonnella con la stoppa? Ma eri arrabbiata in quella foto? In questa non si capisce chi è l’orso! Lì ti avevano appena rubato un dente…mamma mia guarda qui come sei venuta male!...” ( Etc....etc.....).
Ora è proprio arrabbiata.
Si alza di scatto e si rivolge a babbo :
“ Lo sai cosa disse mia nonna a mio nonno una volta? Che i ricordi sono l’unica cosa al mondo sulla quale non si scherza!”
 Lui l’abbraccia comprensivo e fa:
“ Lo sai cosa disse mio nonno a mia nonna una volta? Disse così: ringrazia Dio che ho fatto la cataratta ora che ho 80 anni. Mica pensavo che fossi così tanto peggiorata!!


Alla fine...
baci e abbracci, i ricordi in bianco e nero e il suo compleanno, con la sua torta, la sua ricetta, l’unica che le viene sempre, nella quale non è presente cottura, farina o lievito o quantità in grammi e cose simili che iniziano a confonderla e compromettono la buona riuscita del dolce.

I decenni di una donna non si rivelano, per questo per non ricordar(glie)lo le candeline sulla torta diminuiscono invece di aumentare :)

Il tiramisù 


Ingredienti:

4 uova freschissime
500g di mascarpone
100g di zucchero semolato
2 caffettiere grandi di caffè espresso zuccherato
400g di savoiardi
cacao in polvere per spolverizzare


Preparate il caffè e lasciatelo in una ciotola a raffreddare per bene. Separate i tuorli dagli albumi che lascerete in frigo intanto e montate i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere un impasto spumoso e chiaro.
Aggiungete al composto poco alla volta il mascarpone continuando a mescolare con le fruste elettriche, fino ad ottenere una bella crema.
Montate a parte gli albumi a neve ferma e incorporateli delicatamente con un cucchiaio di legno alla crema di mascarpone.
Prendete una teglia da portata (io ho usato una di vetro, ma vanno benissimo le monoporzioni) e inzuppate tutti i biscotti savoiardi nel caffè freddo e posizionate un primo strato nella teglia. Ricopriteli con uno strato di crema, aggiungete un secondo strato di biscotti inzuppati e poi di crema e così via fino all'ultimo biscotto.
Terminate lo strato con la crema che andrete poi a ricoprire con il cacao in abbondanza.
Lasciate riposare in frigo per almeno 3 ore prima di servire.




{Note}
  • Fate attenzione al vostro composto: i tuorli con lo zucchero devono montare bene, così anche insieme al formaggio. Se la crema vi sembra piuttosto liquida NON aggiungete gli albumi montati a neve;
  • Lo zucchero è relativo, regolatevi secondo il vostro gusto;
  • Il biscotto non deve essere completamente zuppo, ma neanche secco!;
  • Prima di servire io spolverizzo di nuovo con il cacao;

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Proclamiamo anche il vincitore del Guest blog, lo faccio insieme a Lucia, che è stata la bravissima protagonista di questo mese e che ha avuto non solo la splendida idea di dedicarlo al parmigiano reggiano e al grana padano ma anche quella di proclamare il vincitore tramite un video…
quindi per vedere il video e scoprire il vincitore andate qui e poi per scaricare le ricette in gara direttamente da lei dove pubblicherà un pdf prestissimo!



Buon fine settimana (che si preannuncia di fuoco!)






21.6.12

Avete mai provato il sale sulle mele?


Oggi due ricette senza... "quantità" :)

Ore 21.30.
Sto tornando a casa dopo una bella scarpinata di piacere per le vie di Roma ( avete presente? I sanpietrini, i bisognini dei cani, le storte, le scivolate, i turisti che ti guardano e ridono mentre parlano tra loro in lingue improbabili ..ecc...ecc...).
Dicevo, sono sulla via di casa quando, in lontananza........... 
“ LO VEDO” far capolino dalla finestra della cucina. Eh già, li dalla finestra della cucina “guarda” il traffico cittadino come Zio Paperone guarda la sua monetina “primogenita”.
Comunque....apro la porta del palazzo, salgo una rampa di scale ed entro finalmente in casa.
- Sono io, tranquillo! – grido mentre mi tolgo le scarpe.
Nessuna risposta.
Allora mi sposto in cucina alla ricerca della fantomatica finestra...
Ed eccolo ancora lì, mio padre, appollaiato come un pollo che cerca di prender sonno ( mai visto uno?); 
lo sguardo perso rivolto ora alla strada ora al cielo scuro.

Martina:  Tutto bene? Hai mangiato?
Il babbo: [grugnito incomprensibile]
Martina: Ti preparo qualcosa?
Il babbo: [grugnito incomprensibile di un mezzo tono più acuto]
Martina: l’hai sentita mamma?
Il babbo: [grugnito monotematico “ripetuto”. Una cosa tipo: GH...GH...! GHHHH!]

Eh già...perchè da quando mamma (ecco chi :) ) è partita...( viaggio nella terra natìa...più necessario che voluto...) lui, il paparino, sembra aver perduto la bussola! 
NON SA CHE FARE!
Tornato dal lavoro (ogni giorno sempre più tardi)...comincia a sospirare, a "sistemare" in giro, a sgusciare le noci, ad interessarsi dell'accoppiamento di strani insetti di qualche giungla visti in tv, poi pretende di prepararsi da solo la cena...( tentativo destinato al fallimento).
“ Martina dov’è la pentola grande? E quella piccola? Dove l’hai messa la cucchiarella? Come si accende il gas? Ma soprattutto...dove sta quel marchingegno rettangolare dal quale fuoriescono le fiamme e sul quale si poggiano le pentole per far cuocere i cibi?
Allora mi si accascia su una sedia e mi guarda preparare la cena. 
Oddio! Non sono sicura che mi guardi... in senso forte. 
Diciamo che segue i movimenti...però...la sua bocca mezza aperta, la schiena piegata in avanti, le braccia abbandonate inerti lungo i fianchi...mi fanno pensare piuttosto a movimenti meccanici eseguiti per inerzia.
Povero babbo! 
Poveri uomini senza le “loro” donne!

13.6.12

Hello goodbye!

Giorno di arrivi e partenze...


...e una torta che fa ricordare eventi di vita quotidiana, da oggi rivissuti.
Un ritorno al passato...dal presente insomma!
No, non miei ricordi. E no, non me sono andata in vacanza o in qualche isola sperduta come nell'altro post! :)
Già, purtroppo sono ancora sul divano a sognare quale sarà il prossimo viaggio.
C'è una frase però che ho letto un po' di tempo fa che rispecchia in pieno la mia idea.
"Viaggiare è l'unica cosa che compri, che ti fa diventare più ricco"
Siete d'accordo?
Ritornando ai ricordi, vaghi, un po' confusi e forse a tratti anche dolorosi, c'è anche il suo mattutino risolatte alla cannella, al quale si ispira questo dolce.
Ed un motivo c'è sempre :)
Volentieri vi lascio questa torta, creata un po' così...seguendo il profumo della cannella che mi ha ispirato.
Non me ne vogliate, non voglio fare la misteriosa! Vorrei solo trovare il mio momento per raccontarvi per bene e scrivere come piace a me!
Quindi, spero di ritrovarvi anche alla prossima ricetta con nuovi racconti...
da assaporare e sorridere :)
Torta di riso e mele

5.6.12

Un contorno troppo semplice?


Mmmha! Ci sono due strade che si possono percorrere: la prima consiste nel parlare della tragedia col rischio di essere retorici; la seconda consiste nel tacere col rischio di sembrare cinici (d’altronde in questa semplice affermazione mi sembra di essere retorica e cinica insieme...).


“Poco male”, si dirà... 
Siamo esseri umani; i “Signori” del paradosso...

Che dire? Lo “spettacolo” deve proseguire?
Shhh!...
Non alzate la voce per favore; abbiate il buon senso di dissimulare, la furbizia di utilizzare termini “equivoci”...
Di che parlo?
Parlo di...vacanze...
Shhh! Fate piano! 
Non pronunciate ad alta voce quella parola che il rischio è quello di far svanire il sogno ancor prima che si realizzi.
E’ già...oggi più che mai le “V.....E”  sono un miraggio. 
Ti immagini sulle spiagge di Copacabana o tra i grattacieli di New York (dipende dai gusti ovviamente...), sul Monte Bianco a piantare la bandierina o tra le rapide col kayak...e poi...ti ritrovi a raccogliere la cicoria in giardino con la crema protezione 2000 (comprata dopo anni di risparmi!) per paura che un raggio di sole di sbieco di “abbronzi” la bretella del toppino.
- Ma dove sei stata in vacanza? – ti domanda Tizio al primo di settembre.
- Sono andata in Spagna a mangiare la paella, ho imparato il francese all’ombra della torre Eiffel e ho raggiunto la pace interiore a Calcutta. Tu invece? – domandi a Tizio con aria ironica.
- Io? Ho fatto un salto nella Grecia di Platone, ho preso un aperitivo con Cleopatra e ho chiesto un autografo a Napoleone! – fa lui.
- Però! – riprendo, - credo che ci serviamo della stessa agenzia di viaggio....!

E’ già! Basta un click...e vai col mambo!

Ma torniamo in Italia, vicino Roma e precisamente a casa mia.
L'insalata di fagioli è uno dei piatti tipici. Semplice, veloce e molto sostanzioso.
Poveri fagioli, sono così poco considerati dalla blogsfera :)


Fagioli alla romana (di casa mia)